Cultura

Ascanio Celestini spettacolo “Studi per Museo Pasolini” 

Secondo l’International council of museums, la principale organizzazione internazionale non governativa che rappresenta i musei e i suoi professionisti, le cinque funzioni di un museo sono ricerca, acquisizione, conservazione, comunicazione, esposizione. E allora, come potrebbe essere un museo dedicato a Pier Paolo Pasolini?

A guidare gli spettatori in questo ipotetico viaggio è nientemeno che il grande attore Ascanio Celestini, protagonista,giovedì 31 agosto alle 19 al Museo Revoltella di Trieste con ingresso gratuito, dello spettacolo “Studi per Museo Pasolini”. Accompagnato alla fisarmonica da Gianluca Casadei, Celestini immagina il museo dedicato al cantore di Casarsa attraverso le testimonianze di chi l’ha conosciuto, ma anche di chi l’ha immaginato, amato e odiato. Il tutto partendo da alcune domande come “Quale è il pezzo forte del Museo Pasolini?”, “Quale oggetto dobbiamo cercare?” o “Quale oggetto dovremmo impegnarci a acquisire da una collezione privata o pubblica, recuperarlo da qualche magazzino, discarica, biblioteca o ufficio degli oggetti smarriti?”.

Come ha scritto Vincenzo Cerami, scrittore, giornalista, sceneggiatore, saggista, drammaturgo e poeta italiano, nonché candidato all’Oscar nel 1999 per aver sceneggiato “La vita è bella” di e con Roberto Benigni “se noi prendiamo tutta l’opera di Pasolini dalla prima poesia che scrisse quando aveva 7 anni fino all’ultima sua opera, Salò, noi avremo il ritratto della storia italiana dalla fine degli anni del fascismo fino alla metà degli anni ’70. Pasolini ci ha raccontato cosa è successo nel nostro Paese in tutti questi anni”.

Il progetto “Pasolini. Oggi”

“Studi per Museo Pasolini” è quindi un tributo e omaggio all’opera del regista e intellettuale friulano che fa parte di una trilogia di appuntamenti iniziati a Gorizia con il concerto del pianista jazz Giovanni Guidi e organizzati da SimulArte per tracciare un ritratto contemporaneo dell’eredità culturale di Pasolini, fondata su istanze e valori tanto universali da essere ancora estremamente attuali.

Pasolini. Oggi”, questo il titolo dell’intero progetto sostenuto dalla Regione e di cui fa parte l’appuntamento triestino, vede la direzione artistica di Alessio Rosati, architetto e responsabile progetti istituzionali alla Fondazione MAXXI Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo di Roma e, da poco, nuovo membro del consiglio di amministrazione di SimulArte.

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