Cultura

Da Natale all’Epifania – Il grande Presepe esposto in Piazza San Pietro a Roma lo scorso Natale cuore di Borghi e Presepi a Sutrio


Fra i monti della Carnia, in Friuli Venezia Giulia, per ammirare una straordinaria rassegna di presepi, di varie dimensioni e fogge: l’invito viene dall’antico borgo di Sutrio, ai piedi del monte Zoncolan, dove da Natale all’Epifania si svolge da anni la rassegna Borghi e Presepi. Otre 100 presepi prevalentemente di legno, ma realizzati anche con altri materiali, sono collocati en plein air nei cortili, sotto i portici delle caratteristiche case del centro storico del paese, nelle piazzette e lungo le stradine lastricate di pietra. Il paese è addobbato a festa, con grandi alberi di Natale in legno da riciclo creati dagli artigiani del paese, luci, corone e composizioni natalizie. I presepi sono realizzati non solo da artigiani ed artisti, ma anche dagli abitanti di Sutrio, che li espongono all’esterno delle proprie abitazioni, sui davanzali delle finestre, nelle nicchie dei muri. La rassegna è affiancata da una nutrita serie di appuntamenti (dal folklore alla gastronomia), che animano il paese per tutto il periodo festivo: si ripetono i gesti e le usanze tramandate da generazione a generazione, si gustano i piatti e le bevande natalizie più tradizionali. Cuore di Borghi e Presepi è il grande Presepe che per il Natale 2022 è stato esposto in Piazza San Pietro a Roma. Realizzato a Sutrio, vi ha fatto ritorno ed ora è esposto al pubblico nella piazzetta sotto il Municipio. Creato da un team di artisti ed artigiani del legno attivi da tempo a Sutrio e in Friuli Venezia Giulia, è composto da 18 statue a grandezza naturale in legno di cedro disposte su una superficie di 116 metri quadrati e illuminate da 50 punti luce. Questi gli 11 scultori che si sono dedicati per due anni all’intaglio del Presepe: Stefano Comelli, direttore artistico del progetto, Padre Gianni Bordin, Andrea Caisutti, Corrado Clerici, Paolo Figar, Arianna Gasperina, Isaia Moro, Martha Muser, Hermann Plozzer, Renato Puntel e l’artista ucraino Oleksander Shteyninher, in Italia dal 1999. A fare da cornice alle statue, la grotta (pure in legno) con una cupola alta 5,65 metri di 41 mq. Il Presepe, che riflette la libera ispirazione e il sentire di ogni artista coinvolto (così come ogni donna e ogni uomo guardano, a loro modo, al mistero della Natività) è stato concepito con grande attenzione ai valori della sostenibilità: nessun albero è stato abbattuto per fornire la materia prima. Un dettaglio significativo testimonia la sensibilità del progetto per la natura e la montagna: la culla del bambino è stata scolpita da Stefano Comelli, con l’artista Martha Muser, nella radice di un albero sradicato durante la terribile tempesta Vaia. Dalla posizione nel cuore del paese, segna il punto di partenza della manifestazione, anche per i valori che racchiude. Custodisce infatti la perizia artigiana di scultrici e scultori: un artigianato, quello del legno, che è la cifra distintiva di Sutrio e fa da controcanto agli altri materiali utilizzati nei Presepi artigianali in mostra, fra cui fieno, sabbia e ghiaccio, tanto minuscoli da stare in un guscio di noce o con grandi statue intagliate. Un’altra interessante attrattiva della manifestazione è il grande Presepe di Teno, eseguito nel corso di ben 30 anni di lavoro da Gaudenzio Straulino (1905-1988), maestro artigiano di Sutrio, ed esposto al piano terra di una vecchia casa porticata. Riproduce in miniatura gli usi e i costumi tradizionali del paese, che vengono animati grazie ad una serie di perfetti ingranaggi meccanici, con l’alternarsi del giorno con la notte, le figure in movimento, l’acqua che scorre nei ruscelli. Più che un presepio nel senso tradizionale del termine, quello di Teno è uno straordinario spaccato etnografico sulle tradizioni, la vita, i lavori, le usanze della montagna carnica. La fienagione in montagna ed il trasporto del fieno a valle su gerle e slitte, le donne che filano e tessono, il lavoro al mulino e quello alla segheria, il trasporto del corredo nuziale nella nuova casa della sposa, la festa dei coscritti che attraversano il paese sul carro infiocchettato…: decine e decine di scene, realizzate con minuzia filologica, descrivono la vita e i ritmi di un tempo e lasciano incantati grandi e piccoli.
La manifestazione, che copre tutte le vacanze natalizie, è arricchita anche da altri eventi speciali, come il Presepe Vivente, con teatranti e comparse locali, che mettono in scena lungo le strade lastricate del paese la natività e l’arrivo dei Re Magi e la tradizione Festa dei coscritti (26 dicembre) che ha il suo clou nella sfilata pomeridiana aperta dal carro dei diciottenni che sono festeggiati, seguiti dalle classi più anziane. Ogni annata ha la sua bandiera e le più antiche risalgono agli inizi del 1900. Chi decidesse di trascorrere una vacanza all’insegna della tradizione e del folklore nell’incantevole scenario offerto da Sutrio e dalle Alpi Carniche, può alloggiare nelle accoglienti stanze (o meglio mini appartamenti con cucina arredati di tutto punto) dell’Albergo Diffuso Borgo Soandri, dove le comodità di un hotel si uniscono al calore di alloggi ricavati dalla ristrutturazione di caratteristiche case ed edifici rurali: una soluzione dal fascino autentico, che invita a vivere la semplicità della vita di questo antico borgo della Carnia.

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